Tutte le famiglie sono imperfette, ogni famiglia è imperfetta a modo suo***.***
Dopo la morte di nonna Florinda, Luca e sua figlia Alba arrivano nella grande casa di famiglia, tra le colline lucane, per aprirla, riordinarla e capire cosa farne. Ogni stanza custodisce un frammento di memoria, ogni oggetto è una traccia di una donna che ha vissuto intensamente, amando e lottando per ciò in cui credeva. Florinda ha adottato Luca quando lui era già un adulto – più o meno nello stesso periodo in cui lui, a sua volta, adottava Alba. Due scelte di amore puro, che creano un parallelismo sorprendente: negli anni Ottanta, infatti, dopo il terremoto dell’Irpinia, Florinda aveva accolto Francesco, un bambino con un lieve ritardo cognitivo, e gli aveva dedicato ogni energia, ogni sogno, ogni battito del cuore. Nel silenzio di quella casa piena di ricordi, Luca e Alba ricompongono la trama di un destino condiviso: quello di persone che si sono scelte, nella convinzione che la famiglia non si eredita, si costruisce. Con una scrittura limpida e profonda, Trapanese racconta la propria storia di padre e di figlio, ricordandoci che l’amore non ha bisogno di leggi per essere vero e che i legami autentici continuano a vivere anche nell’assenza.