Questo libro vuole proporre un approccio metodologico altamente professionale nel rispetto dei contesti in cui è stato applicato. Uno dei limiti del calcio dilettantistico è il basso numero di allenamenti a disposizione, l'indisponibilità o l'inadeguatezza delle strutture e la scarsa qualità dei materiali di allenamento. Tenendo presente ognuno di questi fattori, si è voluto intanto stabilire una lista di priorità a cui riservare qualità e quantità di tempo opportune. Si è ritenuto altresì importante sottolineare che può essere di ostacolo una certa "cultura sportiva", tipica del calcio dilettante, che si sente minacciata dalla forza del cambiamento, per cui tale approccio va sostenuto con fiducia e coraggio. Si può cambiare un ambiente solo dall'interno con rispetto per chi ne fa parte, ma senza mai adeguarsi, subendo dinamiche obsolete e prive di fondamento, solo per farsi accettare. Uscire dalla zona di confort è la prerogativa per chi intende migliorarsi. Una buona programmazione sceglie le domande giuste da cui partire e non le risposte semplicistiche tratte dal "così fanno tutti" o "si è sempre fatto così".